In questo lavoro abbiamo studiato come una corrente turbolenta che scorre all'interno di un canale piano reagisce all'applicazione di un disturbo applicato a parete. Il distrurbo consiste in un soffiaggio distribuito, che è stazionario, agisce parallelamente alla parete in direzione trasversale, e varia con legge sinusoidale nella direzione del flusso medio. Lo studio è stato condotto attraverso la simulazione numerica diretta (DNS) delle equazioni di Navier-Stokes, grazie a cui il soffiaggio si traduce in una semplice modifica della condizione al contorno per la componente trasversale di velocità a parete:
Abbiamo condotto un elevato numero di esperimenti numerici, variando i parametri ampiezza e lunghezza d'onda che caratterizzano il soffiaggio. In ogni esperimento abbiamo calcolato la variazione del coefficiente di attrito.
La motivazione della tesi consiste nel fatto che è noto in letteratura come il coefficiente di attrito in regime turbolento viene considerevolmente ridotto quando la parete oscilla trasversalmente con opportune frequenza ed ampiezza, secondo la legge:
La domanda fondamentale cui cerchiamo risposta è la ricerca di un eventuale legame fra il soffiaggio trasversale e il movimento trasversale della parete. In particolare è interessante verificare se al periodo ottimo di oscillazione corrisponda una lunghezza d'onda ottima del soffiaggio.
La figura 1 rappresenta la riduzione percentuale di attrito al variare della lunghezza d'onda per diversi valori di . Esiste una lunghezza d'onda ottima che riduce l'attrito del quando .
La lunghezza d'onda ottima coincide con la stima effettuata convertendo il periodo ottimo in una lunghezza grazie alla velocità di convezione, che vale a parete.
Il soffiaggio trasversale ha ovviamente (come l'oscillazione temporale) un costo energetico di cui si deve tener conto nel bilancio complessivo. La figura 2 riporta l'andamento del risparmio energetico netto percentuale rispetto alla potenza spesa per attrito, in funzione del parametro .
Quando il bilancio è positivo per , con un massimo nella regione .
Gli esperimenti numerici condotti a valori inferiori di mostrano risultati decisamente inferiori: nonostante lo spazio dei parametri non sia stato indagato a sufficienza, è possibile avere con e . L'ottimo dal punto di vista del bilancio globale si ha per , con .
Questi valori di risparmio energetico sono indubbiamente assai interessanti, soprattutto se confrontati con quelli della parete oscillante, in Quadrio & Ricco (2004) il miglior risultato con l'oscillazione della parete è .