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Riduzione di resistenza di attrito in regime turbolento mediante soffiaggio distribuito a parete

Barbara Ammattatelli Image ammattatelli

In questo lavoro abbiamo studiato come una corrente turbolenta che scorre all'interno di un canale piano reagisce all'applicazione di un disturbo applicato a parete. Il distrurbo consiste in un soffiaggio distribuito, che è stazionario, agisce parallelamente alla parete in direzione trasversale, e varia con legge sinusoidale nella direzione del flusso medio. Lo studio è stato condotto attraverso la simulazione numerica diretta (DNS) delle equazioni di Navier-Stokes, grazie a cui il soffiaggio si traduce in una semplice modifica della condizione al contorno per la componente trasversale di velocità a parete:

\begin{displaymath}
W(x,y=0,z,t) = W_m \sin \left( \frac{2 \pi}{\lambda_x} x \right)
\end{displaymath}

Abbiamo condotto un elevato numero di esperimenti numerici, variando i parametri ampiezza $W_m$ e lunghezza d'onda $\lambda_x$ che caratterizzano il soffiaggio. In ogni esperimento abbiamo calcolato la variazione del coefficiente di attrito.

La motivazione della tesi consiste nel fatto che è noto in letteratura come il coefficiente di attrito in regime turbolento viene considerevolmente ridotto quando la parete oscilla trasversalmente con opportune frequenza ed ampiezza, secondo la legge:

\begin{displaymath}
W(x,y=0,z,t) = A \sin \left( \frac{2 \pi}{T} t \right)
\end{displaymath}

in cui $A$ è l'ampiezza dell'oscillazione sinusoidale e $T$ il periodo. È noto inoltre che esiste un periodo ottimo.

La domanda fondamentale cui cerchiamo risposta è la ricerca di un eventuale legame fra il soffiaggio trasversale e il movimento trasversale della parete. In particolare è interessante verificare se al periodo ottimo di oscillazione corrisponda una lunghezza d'onda ottima del soffiaggio.

La figura 1 rappresenta la riduzione percentuale di attrito al variare della lunghezza d'onda per diversi valori di $ W_m ^+ $. Esiste una lunghezza d'onda ottima $ \lambda ^+ \approx 1250$ che riduce l'attrito del $45\%$ quando $W_m^+=12$.

Figura 1: Andamento di $ \% P_{sav} $ in funzione della lunghezza d'onda $ \lambda ^+ $, per diversi valori di $ W_m ^+ $.
\includegraphics[width=0.8\textwidth]{psav-lambda.eps}

La lunghezza d'onda ottima coincide con la stima $\lambda_{opt}^+ = U_c^+ T_{opt}^+$ effettuata convertendo il periodo ottimo in una lunghezza grazie alla velocità di convezione, che vale $U_c^+=10$ a parete.

Il soffiaggio trasversale ha ovviamente (come l'oscillazione temporale) un costo energetico di cui si deve tener conto nel bilancio complessivo. La figura 2 riporta l'andamento del risparmio energetico netto percentuale $ \% P_{net} $ rispetto alla potenza spesa per attrito, in funzione del parametro $ \lambda ^+ $.

Figura 2: Andamento di $ \% P_{net} $ in funzione della lunghezza d'onda $ \lambda ^+ $, per diversi valori di $ W_m ^+ $.
\includegraphics[width=0.8\textwidth]{pnet-lambda.eps}

Quando $W_m^+=12$ il bilancio è positivo per $ 1000 < \lambda^ + < 3000 $, con un massimo nella regione $ 1250 < \lambda^ + < 3000 $.

Gli esperimenti numerici condotti a valori inferiori di $ W_m ^+ $ mostrano risultati decisamente inferiori: nonostante lo spazio dei parametri non sia stato indagato a sufficienza, è possibile avere $ \%P_{net} > 20 $ con $ \lambda^ + = 1250 $ e $ W_m ^ + \approx 5 $. L'ottimo dal punto di vista del bilancio globale si ha per $ W_m ^ + = 7 $, con $ \%P_{net} = 21.5 $.

Questi valori di risparmio energetico sono indubbiamente assai interessanti, soprattutto se confrontati con quelli della parete oscillante, in Quadrio & Ricco (2004) il miglior risultato con l'oscillazione della parete è $ \%P_{net} = 7.3 $.




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Maurizio Quadrio 2005-12-19